27 feb 2012

ecco il mio intervento a Il Tirreno, a proposito di..

...alberi tagliati, a san zeno, ma anche in piazza Vittorio Emanuele, e si parla anche di tagliare i pini di Piazza San Silvestro...


Serena Madhouse
25 feb (2 giorni fa)

a pisa
Buona l'iniziativa del Comune di Pisa: ripulire le mura e renderle accessibili, godibili, immagino fin dove possibile; anche se le queste Mura hanno fatto e visto la Nostra Storia ma, dal punto di vista, pratico non sono certo all'altezza di altre mura di città "rivali"! Comunque, quando c'è impegno e miglioramento dobbiamo mettere da parte la voglia innata, e tutta toscana, di criticare tutto e tutti, almeno sulla carta purtroppo...Dato che nella realtà questo "ripulire" ha  portato al sacrificio di molti alberi.

Sappiamo bene quanto alberi, vegetazione e terreni permeabili siano fondamentali anche per una buona qualità della vita umana, soprattutto in tempi di "cambiamenti climatici" e diffuso inquinamento e speculazione edilizia; e in una città come Pisa, ritenuta giovane e intelligente (al limite del geniale!), certe cose dovrebbero, e voglio sperare che siano, scontate e messe in pratica. Peccato però che  questo in questa storia non sia stato dimostrato.

Quegli alberi, tagliati a San Zeno, erano parte integrante del paesaggio cittadino. Alberi che avevamo sempre visto, la cui crescita era stata accompagnata dai nostri "passaggi da quelle parti". Alberi a cui forse nessuno faceva molto caso ma, proprio per questo, erano ancora più importanti.  Quegli alberi in qualche modo erano Pisa; così come lo sono le mura, l'Arno, la Madonna lignea di Borgo, e il prato verde del Duomo. Non è che ogni giorno vai a controllare che ci siano ancora, sai che ci sono, lo dai per scontato...

Ma forse queste considerazioni sono eccessive. Dovremmo rivedere semplicemnete il nostro concetto di "pulizia": oggi le "pulizie pubbliche" non sono più togliere lo sporco, che infatti abbonda sempre di più ovunque. Cartacce, bottiglie di plastica, cocci di vetro, sacchetti logorati sono ovunque, sull'erba appena tagliata dei cigli delle strade, tra gli scogli di Marina, nei campi arati (i pochi rimasti e così poco rispettati...). Oggi pulire vuol dire tagliare alberi (che poi fanno tutte quelle foglie..), stendere cemento e asfalto: questo il nuovo ordine, il nuovo concetto di  igiene pubblica.

Mi faccio tante domande, tra queste una... Ma le Associazioni ambientaliste che hanno giustamente protestato, dov'erano quando questo scempio (almeno per noi ancora "non al passo coi tempi") è iniziato? Non potevano fermarlo o almeno provarci quando gli alberi erano ancora al loro posto? Tutto mi pare sia avvenuto alla luce del sole. Un esposto va bene giusto per non passare da disattenti, ma poi a che serve?

Serena Sbrana
via Ulisse Dini, Gello (Pisa)

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