30 dic 2012

«Nemmeno i nazisti mi hanno fatto questo»



Lucca, aggredito e derubato ex comandante partigiano. «Nemmeno i nazisti mi hanno fatto questo»

Uno scippo non come gli altri, un’aggressione pesante e forse dettata anche da motivi politici: è l’episodio di violenza cui è stato protagonista suo malgrado il “Toscano”. L'ex comandante partigiano di 87 anni, Lilio Giannettini, è stato aggredito ieri sera a Lucca mentre stava rientrando nella Casa del clero di via San Niccolao dove vive insieme ad alcuni sacerdoti anziani e altri ospiti. Due giovani lo avrebbero preso a calci e pugni e poi lo avrebbero abbandonato sanguinante, dopo avergli strappato un marsupio che conteneva effetti personali e soldi. Soccorso, l'ex partigiano, che per molti anni è stato anche presidente dell'Istituto storico della Resistenza della provincia di Lucca, è stato trasportato all'ospedale dove gli sono state riscontrate varie escoriazioni e un ematoma cerebrale. «Nemmeno i nazisti mi hanno fatto questo», avrebbe commentato il “Toscano”.

Una lettera di solidarietà Azione antifascista di Genova ha inviato una lettera di solidarietà all'ex comandante “Toscano” della brigata “Oreste” della divisione “Pinan Cichero”. «Toscano - si legge nella lettera - si trova ricoverato all'ospedale di Pisa e si è detto convinto della matrice politica dell'aggressione. Seppur avviliti per quello che non abbiamo impedito che avvenisse - conclude la missiva -, ripartiamo con la forza del tuo esempio e con l'amore per quello che sei e quello che ci dai e ci poniamo lo stesso traguardo che hai tu: lottare per un mondo migliore».

Comunisti Italiani sdegnati La Federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani ha espresso «profondo sdegno» per l'aggressione subita da Lilio Giannecchini ed ha auspicato che «venga fatta chiarezza sulla matrice dell'atto violento perpetrato. Se questa risultasse di natura politica - sottolineano i comunisti in una nota - sarebbe un fatto ancora più grave di quanto non lo sia già».

3 ott 2012

nuove offese dalla Germania a tutti i veri italiani...

E' proprio così, questa cosa riguarda tutti gli italiani veri, quelli che hanno a cuore il presente e il futuro del Nostro Paese: l'Italia appunto... E quindi una piccola minoranza, maltrattata e sempre più ignorata e presa in giro... Ora anche questa "novità" dalla Germania... D'altraparte oggi la Germania ho ottenuto quello che da tanto tempo cercava e senza bisogno (per ora) di sopprimere nessuno... Oggi è la Germania la vera padrona d'Europa, padrona di un continente che di padroni non avrebbe dovuto averne...e ecco, da diverse fonti, la nuova offesa che ci ha recato e che NON DOBBIAMO ACCETTARE.
mad
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di Valentina Landucci
STAZZEMA. «Dovrei leggere con attenzione le motivazioni. Ma sulla base di quanto appreso non si può non parlare di un’insulto all’intelligenza dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime».
Claudia Buratti è l’avvocato che tutela l’amministrazione comunale di Sant’Anna nei procedimenti sulla strage di Sant’Anna. Ed è tra le prime persone a commentare la decisione della Procura di Stoccarda di archiviare, sostanzialmente per insufficienza di prove, l’inchiesta per la strage nazista di Sant'Anna di Stazzema dove persero la vita 560 persone. Una strage per la quale, in Italia, sono stati emessi dal tribunale militare di La Spezia, il 22 giugno del 2005, dieci ergastoli. Sentenza confermata in Appello e in Cassazione. In Germania, invece, non ci sarà alcun processo.
«Intanto va detto che l’esito al quale è arrivato il tribunale tedesco - spiega l’avvocato - arriva dopo un’inchiesta durata 10 anni. Per una sentenza di primo grado in Italia ne sono bastati tre. E va anche ricordato che nel nostro Paese la procura italiana e tedesca hanno lavorato insieme, perfettamente coordinate». Ma evidentemente non è bastato. «Si dice che non ci sono sufficienti prove documentali - continua Buratti - ma chi è quel nazista che firma la propria condanna nero su bianco? Le autorità tedesche hanno seguito attentamente il procedimento italiano e nell’immediatezza della sentenza nel giugno del 2005 avevano in qualche modo voluto rasserenare la comunità di Sant’Anna dicendo che sarebbero arrivati il prima possibile alla conclusione delle proprie indagini. Ma le cose sono andate diversamente. Ripeto: occorre valutare con attenzione le motivazioni che al momento apprendo solo da notizie stampa. Di certo, stando a quanto riportato fin’ora, l’archiviazione sembra lasciare intendere che i 560 civili di Sant’Anna, faccio una provocazione, siano morti dal sonno. Si vuole sostenere che mettendo in atto questa azione i militari tedeschi considerassero tutti partigiani? anche un bambina di 20 giorni come Anna Pardini? Si vuole tornare a parlare di Sant’Anna come di una rappresaglia nonostante le sentenze italiane dimostrino che la strage è stata un’azione premeditata?».
«Di fronte a tutto ciò - conclude Buratti - non posso che dirmi orgogliosa della nostra giustizia che a differenza della cassazione tedesca è stata particolarmente efficace: in tre anni dalle indagini è arrivata a sentenza di primo grado. E due anni dopo c’è stata quella di Cassazione. Non resta che augurarci che le decisioni del tribunale tedesco siano sostenute da forti e fondate motivazioni di diritto e giurisprudenza. Perché per quello che ho letto fino ad ora questa decisione offende l'intelligenza e la dignità di tutti noi».

(da http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2012/10/02/news/questa-archiviazione-ci-offende-tutti-1.5796709)

______________________________________________________________________Fucilazione avvenutanei pressi di Sant'Anna di Stazzema

Il segretario generale della Farnesina Valensise ha ricevuto il vice ministro degli Esteri tedesco

Strage di Sant'Anna Stazzema, Farnesina: sconcerto per archiviazione

Roma, 02-10-2012
"Pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura tedesca", la decisione della Procura di Stoccarda su Sant'Anna di Stazzema e' per gli italiani "motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza". Lo sottolinea il segretario generale della Farnesina Michele Valensise che ha ricevuto il vice ministro degli Esteri tedesco Michael Link.

Nell'incontro, è stata evocata la decisione della Procura di Stoccarda relativa all'archiviazione dell'inchiesta sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Al riguardo, Valensise ha rilevato come, "pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura
tedesca", non sia possibile "ignorare che tale decisione è per gli italiani, non solo per i sopravvissuti e i familiari delle vittime, motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza". A essi - ha detto l'Ambasciatore Valensise - va la nostra
vicinanza e solidarietà".

Durante il colloquio, Valensise, richiamando l' "esigenza che la ricostruzione di fatti e responsabilità non si limiti alle aule giudiziarie", ha ricordato che "i Governi di Italia e
Germania hanno affidato nel 2008 ad una Commissione storica mista il compito di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di una comune cultura della memoria: la memoria e la conoscenza delle tragedie del passato sono essenziali alla salvaguardia degli ideali di libertà, democrazia e solidarietà alla base della costruzione europea".

"L'Italia - ha concluso Valensise - intende dunque continuare a lavorare con la Germania per dare esecuzione alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del 3 febbraio, soprattutto nella parte in cui essa, riferendosi alle istanze delle vittime delle stragi e degli ex-internati militari italiani, auspica il raggiungimento di una soluzione condivisa tra i due Paesi a compensazione delle vittime di quelle immani sofferenze".
Quel mattino del 12 agosto 1944 vennero trucidate dai nazisti tra le 457 e le 560 persone, in gran parte anziani e donne, tra le quali 116 ragazzi e bambini, il piu' piccolo di 20 giorni. Ieri la procura di Stoccarda ha deciso, "per insufficienza di prove", di non chiedere l'imputazione degli otto ex militari della 16ma divisione granatieri corazzati 'Reichsfuehrer Ss' ancora in vita che si ritiene abbiano partecipato all'eccidio. L'accusa nel complesso e' rivolta a 17 militari, di cui molti gia' condannati in Italia.
L'Associazione dei Martiri di Sant'Anna tuona che la decisione della procura di Stoccarda e' "assurda e ingiusta" e ha annunciato che verra' presentato ricorso contro l'archiviazione. Mentre il Partito democratico, per bocca del senatore Andrea Marcucci, che ha presentato un'interrogazione urgente ai ministri degli Esteri e della Giustizia, chiede al governo di "muoversi subito per assicurare la riapertura dell'inchiesta sulla strage".

(da: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169966)


NON LASCIAMO MORIRE LA GIUSTIZIA...

25 ago 2012

importante: firmate la petizione AVAAZ per ... FREE PUSSY RIOT!!

Dear friends,




Putin's war on dissent may have met its match in Pussy Riot, the female protest group. The European Parliament is calling for an asset freeze and travel ban on Russia's corrupt elite -- let's join their call and make it a reality -- sign the petition:
Facing 2 years in jail for singing a song criticizing President Putin in a church, a member of Pussy Riot gestured to the court and said in her show-trial's closing statements, "Despite the fact that we are physically here, we are freer than everyone sitting across from us ... We can say anything we want..."

Russia is steadily slipping into the grip of a new autocracy -- clamping down on public protest, allegedly rigging elections, intimidating media, banning gay rights parades for 100 years, and even beating critics like chess master Garry Kasparov. But many Russian citizens remain defiant, and Pussy Riot's eloquent bravery has galvanized the world’s solidarity. Now, our best chance to prove to Putin there is a price to pay for this repression lies with Europe.

The European Parliament is calling for an assets freeze and travel ban on Putin’s powerful inner circle who are accused of multiple crimes. Our community is spread across every corner of the world -- if we can push the Europeans to act, it will not only hit Putin's circle hard, as many bank and have homes in Europe, but also counter his anti-Western propaganda, showing him that the whole world is willing to stand up for a free Russia. Click below to support the sanctions and tell everyone:

http://www.avaaz.org/en/free_pussy_riot_free_russia_a/?bfhahcb&v=17300

Last week’s trial is about far more than three women and their 40-second ‘punk prayer’. When tens of thousands flooded the streets to protest rigged elections, the government threw organisers into jail for weeks. And in June Parliament effectively outlawed dissent by raising the fine for unsanctioned protest an astounding 150-fold, roughly the average Russian’s salary for a whole year.

Pussy Riot may be the most famous Russian activists right now, but their sentence is not the grossest injustice of Putin’s war on dissent. In 2009, anti-corruption lawyer Sergei Magnitsky, who uncovered a massive tax fraud at the heart of Russia’s power dealers, died in jail -- without a trial, on shaky charges, and with medical attention repeatedly denied. 60 of Russia’s elite have been under scrutiny for the case and its cover-up, and the sanctions the European Parliament is proposing are on this inner circle.

International attention to Russia’s crackdown is cresting right now, and the ‘Magnitsky sanctions’ are the best way to put the heat on Putin and help create breathing room for the suffocating democracy movement. Let’s give Europe's leaders a global public mandate to adopt the sanctions. Sign the petition now and share this with everyone:

http://www.avaaz.org/en/free_pussy_riot_free_russia_a/?bfhahcb&v=17300

What happens in Russia matters to us all. Russia has blocked international coordination on Syria and other urgent global issues, and a Russian autocracy threatens the world we all want, wherever we are. The Russian people face a serious challenge, but we know that people-powered movements are the best cure for corruption and iron-fisted governments -- and that international solidarity can help keep the flame of these movements alive. Let’s join together now to show Putin that the world will hold him to account and push for change until Russia is set free.

With hope,

Luis, David, Alice, Ricken, Lisa, Vilde, and the Avaaz team


P.S.: Victory! Last week 100 people joined Avaaz Member Stellan S's campaign and stopped the deportation of a Belarussian family from Sweden after they were unfairly denied refugee status. Get support for the things you care strongly about in your community or around the world by starting your campaign here: http://www.avaaz.org/en/petition/start_a_petition/?do.ps.priot_2

More information:

Pussy Riot sentenced to 2 years in jail for stunt against Putin:
http://world.time.com/2012/08/17/protests-verdict-loom-for-russias-jailed-punks/

Russia faces angry response to jailing of Pussy Riot members (Irish Times)
http://www.irishtimes.com/newspaper/frontpage/2012/0818/1224322386243.html

Media Frenzy Over Pussy Riot Obscures Legal Plights Of Lesser-Known Protesters (Radio Free Europe)
http://www.rferl.org/content/russia-antigovernment-protesters-jail-time-pussy-riot/24677862.html

Moscow election official: I helped rig Russia vote (NBC News)
http://worldnews.nbcnews.com/_news/2011/12/06/9255664-moscow-election-official-i-helped-rig-russia-vote?lite

As US acts on Magnitsky, Europe debates (The Moscow Times)
http://www.themoscowtimes.com/news/article/as-us-acts-on-magnitsky-europe-debates/463107.html

17 ago 2012

il sindaco che guida gli espropri al supermercato! (ispirazioni anti-speculazione!)



Esteri
12/08/2012 - Storie della crisi

Il sindaco rosso guida gli
espropri nei supermercati

Carismatico Juan Manuel Sanchéz Gordillo, 60 anni, figlio di un muratore, professore di storia. Porta sempre al collo una kefiah per solidarietà con i palestinesi Divorziato e padre di due figli convive con una contadina. La moglie lo ha lasciato perché si rifiutava di comperare la lavatrice «simbolo del capitalismo»

Tre carrelli di cibo per 37
famiglie povere di Siviglia
In Andalusia requisiti a un
duca 1.200 ettari incolti

GIAN ANTONIO ORIGHI
madrid
 
L’ ultima clamorosa protesta è stata un «esproprio alimentare» in un supermercato: martedì scorso Juan Manuel Sanchéz Gordillo, 60 anni, dal 1979 sindaco con maggioranza assoluta della comunistissima Marinaleda, ha diretto l’assalto a un supermercato nella limitrofa Ecija, portando via tre carrelli pieni di pasta, fagioli, lenticchie e latte, che ha donato a 36 famiglie di squatter disoccupati di Siviglia. Unanime la condanna del governo, dei socialisti, di lu. Ovviamente è stato denunciato. Ma lui se la ride: «È stata un’azione simbolica. Il prossimo obbiettivo? Le banche».

Sanchéz Gordillo, non è solo sindaco, è anche molto altro: deputato regionale andaluso, leader del Cut-Bai (Collettivo unità dei lavoratori-Blocco andaluso di sinistra) e del sindacato agricolo Sat. E da sempre fa parlare di sé, occupando terre incolte o la Moncloa, il Palazzo del governo, con l’ex premier socialista González dentro. Ma nella regione con più disoccupati d’Europa (34%), nel suo Comune non ce n’è uno grazie alle cooperative comunali ortofrutticole da lui inventate e dove tutti guadagnano lo stesso stipendio: 1128 euro al mese. «Non ho mai fatto parte del partito comunista con la falce e martello, però mi sento comunista, o comunitarista, come credo si sentissero Cristo, Gandhi, Lenin e il Che», dice questo professore di storia, figlio di un poverissimo muratore, che ha potuto andare all’Università grazie a una borsa di studio.

Entrato in Izquierda Unita (il cartello elettorale comunista) nell’86, nemico acerrimo dei socialisti («Zapatero rubava ai poveri per dare i soldi ai ricchi»), gode di una popolarità impressionante, e non solo nella sua Marinaleda (2645 abitanti): nelle regionali andaluse del marzo scorso, come capolista di Iu per Siviglia, ha ottenuto116.726 voti (il 12,18%).

Il suo motto è sempre stato: «La terra a chi la lavora». E Gordillo, che pare uscito da «Novecento» di Bertolucci anche se usa Twitter, è un leader che fa quello che dice. Nell’Andalusia agraria in mano a ricchissimi proprietari terrieri, il barbuto sindaco, dopo 12 anni di occupazioni, nel 1992 è riuscito a espropriare 1200 ettari che erano del Duca dell’Infantado.

Sempre in prima linea, venerdì scorso è stato sloggiato dalla Guardia Civil, insieme ad altri 200 militanti del Sat, da un terreno militare. «Torneremo. Abbiamo già cominciato a lavorare la terra», ha detto agli agenti delle Benemérita.

L’esproprio terriero è stato il volano della sua revolución, sempre perseguita con la non violenza. Il sindaco che tiene la foto del Che nel suo ufficio sempre aperto al pubblico e porterà la kefiah al collo «finché i palestinesi non avranno una loro patria», ha costituito la Cooperativa Hu Humar-Marinaleda, ovviamente ecologicamente corretta. Produce carciofi, peperoni, fave, olio di oliva. Il comune è proprietario di una fabbrica di conserve, un frantoio, serre, allevamenti bovini. Salario: 47 euro al giorno, 6 giorni la settimana, 35 ore settimanali. Ecco perché non ci sono disoccupati.

Ma c’è di più. A Marinaleda non è mai entrato un costruttore. Il municipio regala il terreno per costruire un villino a schiera (90 metri quadrati su due piani, più 100 metri di cortile), anticipa i soldi per i lavori ed esige che il proprietario collabori alla costruzione della sua casa o paghi un sostituto. Restituirà il debito in rate di 15,52 euro al mese.

Dulcis in fundo, non esiste la polizia locale. «Da noi non è necessaria», vanta Gordillo.


2 lug 2012

festa nazionale di liberazione: programma

LUNEDI’ 2 ——————————————————————————————————–
Cucina: Classica Toscana
Palco Centrale:
*******IL LAVORO, L’EUROPA, LA SINISTRA*******
intervengono
Maurizio Landini - segretario generale FIOM
Gilles Garnier - Direzione Nazionale PCF- Front de Gauche
Vassili Primikiris - Segreteria Nazionale Synaspismos-Syriza

PAOLO FERRERO - segretario nazionale PRC
MARTEDI’ 3 ——————————————————————————————————
Cucina: Classica Toscana + Speciale Spagnola
Spazio Dibattiti, organizzato dal Comitato per la salvaguardia e la riqualificazione di Bocca d’Arno
Porto di Bocca d’Arno in crisi tra segreti e speculazioni
Palco Centrale:
Spettacolo di danza: FUNDACION FLA MENCA PILAR + Bruno
MERCOLEDI’ 4 ————————————————————————————————-
Cucina: Classica Toscana + Speciale Lucchese
Spazio Dibattiti:
CORPO, LAVORO, SPAZIO PUBBLICO. LA LIBERTÀ DELLE DONNE PER UN’ALTERNATIVA DI SOCIETÀ.
Intervengono:
Paola Bora, Casa della Donna Pisa
Maria Rosaria Marella, Socialismo 2000
Monica Lanfranco, Marea
Manuela Palermi, resp. Lav. PdCI-FdS
Erminia Emprin, Cpn PRC-FdS
Palco Centrale:
Concerto: Contratto Sociale Gnu Folk + Visibì
GIOVEDI’ 5 ——————————————————————————————————-
Cucina: Classica Toscana + Speciale Lucchese
Spazio Dibattiti:
AL LAVORO FINO A 70 ANNI? RIPRENDIAMOCI LE PENSIONI.
Intervengono:
Felice Roberto Pizzuti Università di Roma
Beniamino Lami Segret. Naz. SPI-CGIL
Barbara Pettine femminista
Massimo Briguori Coord. Nazionale USB
Alessandra Tibaldi Dip. Nazion. lavoro IDV
Claudio Grassi Segret. Naz. PRC-FdS
Coordina Sandro Favilli, dip.naz.lavoro PRC-FdS

Palco Centrale:
Ballo liscio con Carlo Real e la sua orchestra
VENERDI’ 6 ——————————————————————————————————
Cucina: Classica Toscana + Speciale Sarda
Spazio Dibattiti:
CONTRO LA PRECARIETÀ. Lavoro , reddito , diritti .
Intervengono:
Roberto Musacchio - Altramente
Carlo Guglielmi - Forum Diritti Lavoro, consulta giuridica USB
Michele De Palma - Fiom Nazionale
Roberto D’Andrea - Segr. Naz. Nidil Cgil
Roberta Fantozzi - Resp. Naz. lavoro PRC-FdS

Simone Oggionni - portavoce Giovani Comunisti/e
Palco Centrale:
Concerto: Indigo + Easy Riders + Black Fish

SABATO 7 ———————————————————————————————————
Cucina: Classica Toscana + Speciale Siciliana
Spazio Giovani:

ore 18,00: Aperitivo
ore 19,00 CYBER RIGHTS: quali sono i nostri diritti e le nostre libertà sul web e quali le alternative al web come oggi lo si conosce” a cura di Eigenlab
Spazio Dibattiti:
Per una storia di Rifondazione Comunista .
Presentazione del Libro di Paolo Favilli .
Intervengono:
Paolo Favilli - autore del Libro, Università di Genova
Giovanni Russo Spena - Direzione PRC-FdC
Anna Belligero - Portavoce Giovani Comunisti/e
Roberto Musacchio - Altramente
Introduce e coordina Checchino Antonini - Giornalista di Liberazione

Palco Centrale:
Tano Avanzato canta e recita IGNAZIO BUTTITTA, il Poeta in Piazza

DOMENICA 8 —————————————————————————————————-
Cucina: Classica Toscana + Speciale Senegalese
Palco Centrale:
*****LA NOSTALGIA DELL’IDENTITÀ*****

A colloquio con:
PAOLO VIRZÌ regista
MARCO MALVALDI scrittore
FABIO DEI antropologo Università di Pisa
Coordina Andrea Addobbati, Università di Pisa

LUNEDI’ 9 ——————————————————————————————————–
Cucina: Classica Toscana + CACCIUCCO
Spazio Giovani:
ore 18,00 Aperitivo
ore 19,00 Presentazione del libro “Sotto tiro- San Biagio 1944, un eccidio dimenticato
Intervengono: Alessandro Spinelli, autore
Ilicia Di Ienno, Resp. antifascismo regionale PRC

Bianca Bracci Torsi, Resp. Antifascismo nazionale PRC

Palco Centrale:
Il Governo Monti e la controriforma del Lavoro : lotta sociale e rappresentanza politica
Gianni Rinaldini Coord. Naz “La CGIL che vogliamo”
Alfonso Gianni Comitato scientifica SEL
Ugo Mattei Alba
Maurizio Zipponi Resp. Naz. Lavoro IDV
Roberta Fantozzi Resp. Naz Lavoro PRC
Introduce e coordina Vittorio Bonanni, Giornalista di Liberazione
MARTEDI’ 10 —————————————————————————————————-
Cucina: Classica Toscana + CACCIUCCO
Spazio Dibattiti:
POPULISMO O PARTECIPAZIONE? QUALE FUTURO PER LA DEMOCRAZIA.
Gaetano Azzariti costituzionalista
Michele Prospero saggista Univ. Roma
Patrizia Sentinelli Altramente
Marco Gelmini Resp. Org. PRC
Introduce e coordina Gabriele Polo, Giornalista de Il Manifesto
Palco Centrale:
Concerto: Betta Blues Society

MERCOLEDI’ 11 ————————————————————————————————
Cucina: Classica Toscana + Speciale Lucchese
Spazio Giovani:
ore 18,00 Aperitivo
ore 19,00 Presentazione del libro “Il contro in testa” con l’autore Marco Rovelli

Spazio Dibattiti:
LO STATO O È SOCIALE O NON È.
Intervengono:
Lucio Babolin Portavoce Campagna “I diritti alzano la voce”
Pietro Barbieri, Presidente nazionale FISH
Salvatore Allocca, Assessore Politiche Sociali Toscana
Antonio Ferraro, Resp. Naz. PRC-FdS
Palco Centrale:
Ore 20.30: Frammenti di Storia: Ricordo di Luciano e Ivan Della Mea
Ore 21.30: Memorial Ivan della Mea
Concerto con Alessio Lega, Davide Giromini, Marco Rovelli, Paolo Ciarchi
GIOVEDI’ 12 —————————————————————————————————–
Cucina: Classica Toscana + Speciale Araba
Spazio Dibattiti (ore 18):
Scuola pubblica in difesa della democrazia scolastica
Intervengono:
Corrado Mauceri, Tavolo regionale difesa scuola statale
Alessandro Rapezzi, Segretario Flc-Cgil regionale
Esponente Cobas Scuola Nazionale
Vito Meloni Responsabile naz. Scuola PRC
Spazio Dibattiti (ore 20):
COSTRUIAMO IL PROGRAMMA PER USCIRE DALLA CRISI
Intervengono:
Bruno Steri - Resp. Programma PRC-FdS
Giulio Marcon - Sbilanciamoci
Pancho Pardi - Senatore IDV
Nicola Nicolosi - Segret. Naz. CGIL
Augusto Rocchi - Resp. Economia PRC-FdS
Palco Centrale:
Danza del ventre: Elvira e la Carovana delle Odalische
VENERDI’ 13 —————————————————————————————————–
Cucina: Classica Toscana + Speciale Lucchese
Spazio Giovani:
ore 18,00 Aperitivo

Spazio Dibattiti:
ore 18,00
Liberazione: 180 giorni per ripartire”
incontro col direttore Dino Greco
e con i giornalisti Romina Velchi, Checchino Antonini, Tonino Bucci, Vittorio Bonanni, Fabio Sebastiani, Frida Nacinovich e Stefano Galieni
Spazio Dibattiti (21,30):
SANITÀ: DA SISTEMA PUBBLICO E UNIVERSALE A SISTEMA RESIDUALE?
Intervengono:
Maria Luisa Chincarini , Resp. Reg. Affari Sociali e Sanità IDV
Mauro Valiani, Coordinamento Toscano SEL
Annibale Biggeri Presidente ARS Toscana
Luigi Marroni Assessore alla Sanità Regione Toscana
Monica Sgherri, Presidente Gruppo Consiliare FdS - Verdi
Introduce e coordina Danielle Vangieri, Resp. Sanità PRC Toscana
Palco Centrale:
SALVIAMO IL PAESAGGIO

Intervengono:
Maurizio Bini, Consigliere comunale PRC Pisa
Luca Martinelli, Giornalista di Altreconomia, autore del libro

Legambinete Pisa
Rosa Rinaldi Resp. Naz. Ambiente PRC-FdS

SABATO 14 ——————————————————————————————————-
Cucina: Classica Toscana
Spazio Giovani:
ore 18,00 Aperitivo
ore 19,00 Presentazione della rivista online “La Prospettiva

Spazio Dibattiti:
La BANCAROTTA DEL CAPITALE
Intervengono:
Paolo Ciofi autore del libro

Giorgio Cremaschi Presidente Comitato Centrale FIOM CGIL

Maurizio Acerbo Consigliere regionale Abruzzo PRC

Eleonora Forenza Direzione Nazionale PRC

Introduce e coordina Dino Greco, Direttore di Liberazione
Palco Centrale:
Festa Caraibica con la scuola di ballo SALSA LIBRE
di Cristiano Alessia e Federica
DOMENICA 15 —————————————————————————————————
Cucina: Classica Toscana
Spazio Dibattiti:
Firenze 10+10 - Dieci anni dopo il Forum Sociale Europeo: ancora le nostre ragioni.

Paolo Beni Presidente Arci
Piero Bernocchi Portavoce Confederazione Cobas
Anna Belligero Portavoce nazionale GC
Coordina Luca Panicucci GC Pisa
Palco Centrale:festa2012
Ballo liscio: Guliermo e Rossella dei Giaguari

21 giu 2012

30 giugno a Paraloup


SABATO 30 GIUGNO

L'ANELLO FORTE
Giornata-laboratorio sulla memoria delle donne
Borgata Paraloup (Rittana, CN)
Ore 10-17

La giornata, ricca di incontri, proiezioni, spettacoli, musica vedrà l'inaugurazione
della Baita-Archivio "L'anello forte" intitolata ad Alda e Pinella Bianco, Lidia Beccaria Rolfi ed Anna Revelli,
un nuovo archivio "di montagna" per custodire la memoria delle donne delle valli piemontesi.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti su

Non mancate!

Fondazione Nuto Revelli Onlus
Corso Brunet, 1
12100 Cuneo
 
 
 

8 mag 2012

TITANIC (a Roma il 12 maggio)


Ieri sera abbiamo visto TITANIC. Per me sarà stato le terza o quarta volta (anche se dall'inizio non l'avevo mai visto), per Marco la prima volta (sarà stato uno degli ultimi a non averlo visto). Stiamo seguendo anche la fiction su Rai1, che più che la storia della grande nave, è la storia del grande cammino del mondo operaio verso i suoi diritti sindacali e... umani.

Penso che il film di Cameron oltre ad essere uno dei più costosi della storia del cinema sia, involontariamente, uno del film più comunisti della storia del cinema, neanche un film di propaganda avrebbe potuto essere più chiaro.
E parlo di COMUNISMO SOCIALE, quello di cui si parla poco poichè dopo diventerebbe impossibile usare il Comunismo come elemento negativo a cui affibbiare tutte le colpe di questo mondo e di quell'altro.

Una nave che affonda inesorabilmente perchè non si sono seguite le regole base della sicurezza in nome del profitto. 
Una nave in cui non ci sono scialuppe per tutti, ma sbarre che frenano le classi più deboli, le stesse che senza diritti base hanno lavorato alla sua realizzazione.
Una classe sociale destinata a salvarsi (momentaneamente) grazie ai suoi capitali esagerati e a uno stile di vita tanto  scenografico quanto frivolo e nocivo.

Questo era il TITANIC nel 1912, questa è la nostra società del 2012.
SENZA L'ARTICOLO 18 COME IL TITANIC: PRONTI AD AFFONDARE.





25 apr 2012

25 aprile




cara nonna, e caro nonno, ora siete di nuovo insieme, giovani e belli di nuovo, questa volta senza più guerre, non voltatevi indietro, pensate solo a voi...finalmente liberi, ve lo meritate!

20 apr 2012

24 aprile al cinema con l'ANPI

'Diodi', quattro storie di partigiani per un film di vecchie e nuove Resistenze

diodi3Pillo prese quel nome di battaglia per i capelli biondissimi che aveva. Si rifiutò di entrare nell'esercito della Repubblica sociale, e con le Squadre di azione patriottica liberò dai fascisti la sua città, Firenze. Aldo pensò al dopo, a quando la guerra sarebbe finita, e riempì un granaio di provviste, le scorte per lenire la carestia della sua gente, a Collodi. Leila, giovane e coraggiosa, combattè in pianura, fianco a fianco ai partigiani di Reggio Emilia. Didala prese la macchia per amore. Con il bimbo appena nato seguì il marito, il comandante Chittò. Ma lui sulle montagne di Viareggio ci rimase.
'DIODI'. Due uomini e due donne. Quattro storie vere di partigiani, che oggi finiscono in un film - intervista. 'Diodi' si intitola, come i componenti elettronici che impediscono alla corrente elettrica di tornare indietro: così i racconti dei quattro resistenti vogliono impedire il ritorno  indietro nella storia, il ripetersi di ogni dittatura. Iniziato nel 2009 e terminato pochi mesi fa, Diodi sarà proiettato in anteprima nazionale il 17 febbraio al teatro Puccini di Firenze. (Inizio alle ore 21. Biglietti: 7 euro. In prevendita presso il Puccini o tramite circuito box office). Le storie sono quelle di Silvano Sarti, nome di battaglia Pillo, oggi presidente dell'Anpi di Firenze, di Aldo Michelotti di Pistoia, di Anita Malavasi di Reggio Emilia, detta Leila, scomparsa poco prima di Natale, e di Didala Ghilarducci di Viareggio.
GLI AUTORI. Le loro testimonianze sono state raccolte e trasformate in un film documentario da Fulvia Alidori, membro dell'Anpi nazionale e scrittrice, dall'attore e sceneggiatore teatrale Saverio Tommasi, dai videomaker Domenico Scarpino e Giulia Maraviglia: con la Tic Film, casa di produzione allestita in maniera indipendente, hanno fatto tutto con le loro mani, dalla stesura della sceneggiatura al montaggio.
RESISTENZA DI IERI E DI DOMANI. Dalla Resistenza alle resistenze di oggi: 'Diodi' è un film di storia e di attualità. Dalle testimonianze dei partigiani traspare una certa amarezza, come se il mondo che volevano non lo avessere ottenuto. "L'insegnamento che ci danno - spiegano gli autori - è che ogni giorno dev'essere fatto di impegno, come una continua nascita, con eroismo quotidiano: come moderni 'diodi', per far fluire la corrente nella giusta direzione" . Il film, dopo l'anteprima di Firenze sarà proiettato nelle città di origine dei partigiani. Info:www.diodifilm.it

forum giovani a Sant'Anna di Stazzema

XII edizione 18-19-20 aprile 2012
"Appartenenze. 1944 - 2012 : identità e diritti, fra vecchie e nuove discriminazioni"



SANT'ANNA DI STAZZEMA- Incontri, testimonianze, dibattiti, percorsi storici-naturalistici. Oltre 800 giovani provenienti da scuole della Toscana e di altre regioni d'Italia prenderanno parte alla XII edizione del Forum Giovani a Sant'Anna di Stazzema che si svolgerà al Parco Nazionale della Pace il 18, 19 e 20 aprile. Tema del Forum 2012 saranno le vecchie e nuove discriminazioni: partendo dalla strage di Sant'Anna si arriva a quella di Firenze del dicembre scorso, con un percorso didattico accompagnato da testimonianze, approfondimenti storici e sociologici. Nelle tre giornate, divise per grado scolastico, i ragazzi avranno l'opportunità di ascoltare la testimonianza di Enrico Pieri, superstite della strage di Sant'Anna, visitare il Museo e percorrere gli antichi sentieri di Sant'Anna che toccano le varie borgate accompagnati dalle guide dell'UOEI di Pietrasanta. Il 18 aprile apriranno il Forum gli alunni delle scuole elementari, con un laboratorio didattico a tema e la visi one di un filmato di ricostruzione. Il 19 aprile, dedicato alle scuole medie, ci sarà l'incontro con la Comunità senegalese della Toscana della quale farà parte un familiare di una vittima della strage di Firenze del dicembre 2011. I ragazzi prenderanno parte anche ad un'attività di laboratorio tematico. Nel primo pomeriggio, sarà inaugurata la lapide che ricorda Nara Buratti, una bambina morta nella strage del 12 agosto 1944 in località Focetta, realizzata dagli studenti della Stagio Stagi di Pietrasanta insieme ai ragazzi dello Sci di Moers. Il 20 aprile sarà la volta delle scuole superiori che assisteranno alla proiezione della docufiction "Ius soli" di Fred Kuwornu sul tema della cittadinanza agli immigrati di seconda generazione; interverranno la dott.ssa Simona Fabiani della Cgil Toscana, esperta sul tema dell'intercultura, il prof. Fabio Dei dell'Università di Pisa. Sarà presente anche il prof.Massimo Toschi, Consulente per la Cooperazione Internazionale della Region e Toscana. "Il programma è ricco, di alto livello e molto interessante"-commenta il sindaco di Stazzema, Michele Silicani. "Il Parco Nazionale della Pace sta assumendo uno spessore di rilievo, un luogo in cui conoscere e divulgare la memoria. La riflessione insieme alla Comunità senegalese assume uno spessore di straordinaria importanza per tutti noi e per i giovani che saranno presenti: li ringrazio a nome dell'amministrazione e del Comitato Onoranze per la loro partecipazione al Forum. Grazie anche al prof. Toschi per la sua presenza, che sottolinea sempre di più la stretta sinergia con la Regione Toscana, allo Spi-Cgil, la Cgil, l'Anpi e Associazione Martiri di Sant'Anna".



p.s. scusate il ritardo con cui pubblico la notizia. 

28 mar 2012

il mondo dei vinti, 35 anni dopo

Cari amici,
la Fondazione Nuto Revelli e l'Uncem Piemonte sono lieti di invitarvi al Convegno:
 "Il Mondo dei vinti, 35 anni dopo" che si terrà a Cuneo sabato 31 marzo dalle 09.30 alle 13.  Sarà l’occasione per riflettere, a 35 anni dalla pubblicazione del "Mondo dei vinti" per Einaudi, sull'evoluzione delle dinamiche socio-culturali del territorio cuneese. Interverranno: Laurana Lajolo, Marco Revelli, Enrico Borghi, Mario Cordero, Lido Riba.

Segue l'anticipazione della mostra multimediale "Il popolo che manca" a cura degli autori Diego Mometti e Andrea Fenoglio e della curatrice Giorgina Bertolino, che sarà allestita nella borgata Paraloup a partire dal 19 maggio.

Il comunicato stampa e la scheda della mostra sono in allegato. Grazie se vorrete diffondere l'informazione e se potrete partecipare.

Un caro saluto,
La Fondazione Nuto Revelli onlus

9 mar 2012

quanto è brutta la città (e non solo)

In Italia le città, il territorio, l’ambiente e il paesaggio versano in profondo stato di crisi.

Ci siamo posti due domande:

Perché città e territorio Italiano sono così brutti?
Perché la città e il territorio italiano funzionano così male?

Ad eccezione del poco paesaggio non ancora deturpato e di alcune porzioni di centri storici, tutto il resto in Italia è brutto. A cominciare dalle case, dalle architetture sorte negli ultimi 50 anni.
E brutto è che la città in Italia non eserciti più il ruolo per cui è nata millenni fa: luogo in cui gli uomini potessero creare centri di assistenza reciproca e servizi comuni.
Anche il territorio è brutto, poiché non svolge la sua funzione.

Questa bruttezza nasce dal fatto che leggi e piani esistenti non sono in grado di governare le città e il territorio in modo da soddisfare le esigenze dei cittadini. Questo vale anche per i Governi nazionale e locali: che, oltre ad essere incapaci di fare leggi e piani nuovi, lo sono anche di usare quelli disponibili che servirebbero a risolvere alcuni problemi.
Anche l’incapacità dei cittadini di chiedere un buon compromesso può essere definito brutto.

Il bello che è rimasto, i centri storici, li abbiamo trattati in modo perverso e irragionevole. Abbiamo salvato gli edifici ma gli abbiamo sommersi di traffico automobilistico che ne compromette anche l’aspetto estetico.
Abbiamo permesso che il centro storico si riempisse di uffici e si svuotasse di abitazioni e servizi primari (assistenza anziani, istruzione per i bambini, artigiani..).
Così il centro delle città di riempie di giorno e si svuota di notte.
I negozi di prima necessità sono stati sostituiti da VETRINE, strumenti di pubblicità delle multinazionali, le cui economie non dipendono dal mercato locale (di quartiere) ma da quello mondiale. Così le VETRINE hanno raggiunto fitti strepitosi pagati senza problemi dalle multinazionali.
In un centro storico così trasformato è scomparsa la sicurezza. La città era nata proprio per garantire sicurezza, grazie alle mura che la cingevano ma, soprattutto, grazie alla presenza dei residenti.

I quartieri periferici della città consolidata sono giustamente definiti quartieri-dormitorio.
Le periferie sono cresciute in modo congestionato sotto la spinta della rendita urbana. Povere di servizi, quasi sempre sprovviste di verde. Tipico delle città italiane sono le strade trasformate in parcheggi, intasate dal traffico, dove autobus e tram hanno poca mobilità.

Il territorio extraurbano è stato manomesso ed è presente lo sprawl , la “dispersione urbana”. Oltre ad aver costruito più che altrove abbiamo disperso gli insediamenti residenziali e produttivi nella campagna.
In Francia, Germania o Inghilterra il territorio è costellato di piccoli centri separati gli uni dagli altri. Fuori dai piccoli centri il territorio ha mantenuto la sua funzione produttiva, destinato all’agricoltura e al sistema naturale, svolgendo così anche il ruolo paesistico.

L’agricoltura, oggetto principale del territorio extraurbano, in Italia è trattata come peggio non si potrebbe.
L’agricoltura è gestita molto male, utilizza colture idroesigenti che consumano il 60% del acqua disponibile, ed è condizionata negativamente dalla discutibile politica agricola imposta dalla Comunità europea.
La cattiva gestione del territorio agricolo spinge a dire che anche il territorio extraurbano è brutto.

Riguardo i servizi lo Stato è stato poco presente, se non come figura autoritaria e oppressiva comparsa sotto il fascismo.
Nell’ultimo dopoguerra si è solo parzialmente corretto. Una politica nazionale di interventi c’è stata solo per le case popolari (l’INA casa) e le autostrade.
Lo Stato centrale ha dimenticato le ferrovie, il sistema idraulico, quello dello smaltimento dei rifiuti. Si è occupato di elettricità solo per nazionalizzare quella di origine idrica privata, trascurando per anni quella prodotta dagli idrocarburi, che poteva nascere pubblica con l’ENI di Mattei.

Riferimento “Città senza cultura” Giuseppe Campos Venuti- ED.Laterza.

29 feb 2012

NO TAV (opinioni, Marco)

Companeros e Amigos, sarebbe il caso di attivarci come possiamo per contro-informare la gente, evidentemente non sono
bastate le poche voci fuori dal coro come Report o Grillo per far capire l'inutilità di quest'opera. Se si vuole imporre
l'austerità allora è il caso di rinunciare a spendere 22 miliardi in 15 anni ( secondo i calcoli della mafia, come
ha detto Crozza ieri sera a Ballarò ) quando abbiamo le linee ferroviarie che tutti conoscete. L' "altra" Italia
( quella reale ) non può permettersi di stare zitta in questo momento, ed è inquietante che i rappresentanti
della cosiddetta opposizione ( al momento ex ) vadano a parlare in televisione e strappino più applausi
di Berlusconi. La gente non sa o no capisce un cazzo ( scusate ), parlando stamane con i miei
colleghi di lavoro ho avuto più comprensione da quelli "di destra" che da quelli "di sinistra".
Roba da piangere secchi di vergogna, se tutto va alla rovescia sono curioso di vedere cosa
ne pensa Casa Pound.

NO TAV (Giorgio Bocca)


Bocca: se insistete nell’imporre la Tav, tiro fuori il mitra

Se vi sento dire la parola Tav, sparo. Se vi sento dire che la Tav, l’alta velocità, è indispensabile, necessaria al progresso, tiro su dal pozzo il Thompson che ci ho lasciato dalla guerra partigiana. Perché d’inevitabile in questo stolto mondo c’è solo l’incapacità della specie a controllare la suo conigliesca demografia, le sue moltiplicazioni insensate. Il progresso! Se vi capita di pecorrere la Pianura Padana che ha fama di essere luogo più ricco e civile d’Italia, date un’occhiata ai paesi e alle città. Quà e là riuscite ancora a vedere un campanile, ma il resto è urbanistica informe, una metastasi di casoni e casette venuti a slavina senza un piano regolatore, di materiali scadenti, di forme informi collegati da autostrade che si vergognano di essere così brutte e si nascondono dietro i tabelloni di vetrocemento o di plastica.
Questa necessità del progresso è un modo osceno per definire la nostra incapacità di resistere alle speculazioni. Saprete quanti anni ci vorrano per No Tav fare la Tav Lione-Torino-Milano? Pare più di 15 anni, giusto il tempo che arrivino ad inaugurarla i cinesi. Ma è possibile che sindaci e governatori dichiarino che senza il Tav si muore, si è tagliati fuori dalla civiltà? E’possibile che la signora Bresso della Regione Piemonte, che ho conosciuto come persona civile, dia i numeri se le bloccano i cantieri? Le grandi opere dormono, la legge progetto sta nei cassetti dei Berlusconi e dei Lunardi ma d’improvviso la congiunzione celeste della democrazia politica della speculazione cementiera si scatena e allora l’Italia intera è un cantiere.
Per arrivare dove? A un’alta velocità ferroviaria di cui si ignora tutto, se vincerà o meno la concorrenza del trasporto su strada, se troverà un numero di viaggiatori redditizio, se questi viaggiatori saranno davvero felici di metterci 15 minuti in meno tra Torino e Milano.Ma i conti torneranno? Ma sì che torneranno, perché il pubblico li farà tornare come accade per l’Hub Giorgio Bocca della Malpensa dove alla fine è la collettività a pagare il trasferimento di migliaia di persone cacciate dal rumore. Una volta si diceva:quando il mattone tira, tira l’economia. E se oggi non è il mattone, è il cemento delle gallerie per cui passa il progresso di quelli che ci sanno fare.
(Giorgio Bocca, “A chi servirà la famigerata linea Tav”, dal “Venerdì di Repubblica” del 30 dicembre 2005, articolo ripreso dal sito “NoTav.info”).

27 feb 2012

ecco il mio intervento a Il Tirreno, a proposito di..

...alberi tagliati, a san zeno, ma anche in piazza Vittorio Emanuele, e si parla anche di tagliare i pini di Piazza San Silvestro...


Serena Madhouse
25 feb (2 giorni fa)

a pisa
Buona l'iniziativa del Comune di Pisa: ripulire le mura e renderle accessibili, godibili, immagino fin dove possibile; anche se le queste Mura hanno fatto e visto la Nostra Storia ma, dal punto di vista, pratico non sono certo all'altezza di altre mura di città "rivali"! Comunque, quando c'è impegno e miglioramento dobbiamo mettere da parte la voglia innata, e tutta toscana, di criticare tutto e tutti, almeno sulla carta purtroppo...Dato che nella realtà questo "ripulire" ha  portato al sacrificio di molti alberi.

Sappiamo bene quanto alberi, vegetazione e terreni permeabili siano fondamentali anche per una buona qualità della vita umana, soprattutto in tempi di "cambiamenti climatici" e diffuso inquinamento e speculazione edilizia; e in una città come Pisa, ritenuta giovane e intelligente (al limite del geniale!), certe cose dovrebbero, e voglio sperare che siano, scontate e messe in pratica. Peccato però che  questo in questa storia non sia stato dimostrato.

Quegli alberi, tagliati a San Zeno, erano parte integrante del paesaggio cittadino. Alberi che avevamo sempre visto, la cui crescita era stata accompagnata dai nostri "passaggi da quelle parti". Alberi a cui forse nessuno faceva molto caso ma, proprio per questo, erano ancora più importanti.  Quegli alberi in qualche modo erano Pisa; così come lo sono le mura, l'Arno, la Madonna lignea di Borgo, e il prato verde del Duomo. Non è che ogni giorno vai a controllare che ci siano ancora, sai che ci sono, lo dai per scontato...

Ma forse queste considerazioni sono eccessive. Dovremmo rivedere semplicemnete il nostro concetto di "pulizia": oggi le "pulizie pubbliche" non sono più togliere lo sporco, che infatti abbonda sempre di più ovunque. Cartacce, bottiglie di plastica, cocci di vetro, sacchetti logorati sono ovunque, sull'erba appena tagliata dei cigli delle strade, tra gli scogli di Marina, nei campi arati (i pochi rimasti e così poco rispettati...). Oggi pulire vuol dire tagliare alberi (che poi fanno tutte quelle foglie..), stendere cemento e asfalto: questo il nuovo ordine, il nuovo concetto di  igiene pubblica.

Mi faccio tante domande, tra queste una... Ma le Associazioni ambientaliste che hanno giustamente protestato, dov'erano quando questo scempio (almeno per noi ancora "non al passo coi tempi") è iniziato? Non potevano fermarlo o almeno provarci quando gli alberi erano ancora al loro posto? Tutto mi pare sia avvenuto alla luce del sole. Un esposto va bene giusto per non passare da disattenti, ma poi a che serve?

Serena Sbrana
via Ulisse Dini, Gello (Pisa)

29 gen 2012

giorno della memoria (iniziative del Parco della Pace

Il 31 gennaio l'incontro con Mauro Betti, deportato nei lager di Gross-Rosen e Flossenbürg;

il 3 febbraio l'iniziativa con lo Spi-Cgil nazionale e la Regione Toscana: presenti il segretario generale dello Spi, Carla Cantone e il presidente Enrico Rossi


In occasione del Giorno della Memoria si svolgeranno a Sant'Anna di Stazzema

due importanti eventi dedicati alle scuole e alla cittadinanza. Martedì 31 gennaio, a partire dalle ore 10:00, Mauro Betti, Presidente Aned Pisa e deportato nei lager di Gross-Rosen e Flossenbürg, incontrerà le scolaresche dell'Istituto comprensivo "Martiri di Sant'Anna" di Stazzema e gli studenti della scuola media di Brugnato. Venerdì 3 febbraio, dalle ore 15:00, si svolgerà l'iniziativa organizzata dal comune di Stazzema assieme allo Spi-Cgil nazionale, Regione Toscana, Provincia di Lucca e Unione Universitari alla quale prenderanno parte Carla Cantone, segretario generale Spi-Cgil, ed Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. "Saranno due giornate intense ed importanti"- commenta il sindaco di Stazzema, Michele Silicani-"con le quali intendiamo onorare il Giorno della Memoria per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, coinvolgendo scuole e istituzioni. La presenza di Betti, il 31 ge nnaio, è un'opportunità per tutti i ragazzi di conoscere attraverso un testimone la tragedia e l'orrore dei campi di concentramento. Il 3 febbraio saranno a Sant'Anna Carla Cantone, segretario generale Spi-Cgil, ed Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana a ulteriore dimostrazione del profondo legame con il Parco Nazionale della Pace e i suoi valori. Lo Spi-Cgil ha dimostrato una grandissima sensibilità, donando 10 mila euro a Sant'Anna di Stazzema accogliendo l'appello lanciato mesi fa per scongiurare la chiusura del Museo. Un provvedimento evitato grazie all'intervento del presidente Rossi che ci ha fatto sentire ancora più orgogliosi di essere toscani". Il conto corrente aperto dal comune per sostenere il Museo è: IT06L0872670250000000730185- Banca Versilia Lunigiana Garfagnana -Agenzia Pontestazzemese - causale "Salviamo il Parco Nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema".
"Allo Spi-Cgil va il ringraziamento più sentito per questo grande contributo che ci aiuta a recuperare il mancato trasferimento dello Stato nel 2010 insieme ai versamenti che sono arrivati da tanti cittadini, enti ed istituzioni"- aggiunge il sindaco Silicani. "E' un grande onore avere a Sant'Anna Cantone e Rossi e li ringrazio per il loro impegno profuso per Sant'Anna di Stazzema". L'iniziativa del 3 febbraio, nei locali del Museo Storico di Sant'Anna di Stazzema, prenderà il via alle ore 15:00; interverranno Michele Silicani, Sindaco di Stazzema; Daniela Cappelli, Segretario generale Spi-Toscana; Stefano Baccelli, Presidente Provincia di Lucca; Giampaolo Mati, Segretario Generale Cgil Lucca; Michele Orezzi, UDU - Unione Universitari; un rappresentante Associazione Martiri di Sant'Anna di Stazzema e le conclusioni saranno affidate al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e al Segretario generale Spi-Cgil, Carla Cantone. L'ingresso è libero. Nell'ambito delle iniziat ive relative al Giorno della Memoria, una delegazione del comune di Stazzema e dell'associazione Labaro delle Mulina sarà a Castello Tesino (TN) sabato 28 gennaio per un convegno su Don Fiore Menguzzo, parroco delle Mulina, trucidato con i suoi familiari il 12 agosto 1944.



Museo Storico della Resistenza di Sant'Anna di Stazzema
tel/fax 0584.772025 - tel. 0584.772286
www.santannadistazzema.org
santannamuseo@comune.stazzema.lu.it

27 gen 2012

Per il giorno della memoria

 

Attraversiamo l’Austria, ancora bella, intatta, con le casette linde , con i gerani rossi sui davanzali. A Norimberga scendiamo per una lunga sosta. Due prigionieri mongoli vengono circondati dagli alpini curiosi, assediati, come se fossero due animali feroci in gabbia. Sono spauriti. C’è anche un gerarca fascista, un dirigente del fascio all’estero, che sia gita nel rendere omaggio a noi alpini che andiamo al fronte. E’ molto servizievole. Lo guardiamo male, come si guarda un imboscato. La Germania ci appare come un Paese ordinatissimo, dove tutti sono militarizzati, dove tutti sono in divisa.

In Polonia il paesaggio cambia. Immense distese di terra che si perdono all’orizzonte. Ogni tanto un treno distrutto, capovolto. Per la prima volta sentiamo parlare dei partigiani, che sarebbero attivi e feroci. A Varsavia il primo incontro con gli ebrei. Ci chiediamo chi siano questi civili- donne, uomini, bambini- vestiti di stracci , tutti marchiati con una stella gialla sul petto e sulla schiena, che vagano sui nostri binari, con le SS che li controllano con le armi puntate. Tutti gli ebrei hanno un secchio e una scopa. Sono addetti alla pulizia della stazione, devono raccogliere i rifiuti della nostra tradotta. Voglio capire, cerco di capire. A Terèspol altra sosta, altri ebrei. C’è un vecchio con una lunga barba bianca inginocchiato, con in mano un crocifisso. E ostenta quel crocifisso verso la tradotta. Vuol dirci che la nostra è un guerra maledetta!

Stolpce, in Ucraina, gli ebrei sono più numerosi Decidiamo di rinunciare a una parte del nostro rancio caldo. La sosta è più lunga del solito. Giuseppe Grandi mi parla, ci parliamo, preparando il rancio. Questa gente muore di fame. Ne distribuiamo una parte , eludendo la sorveglianza delle SS. Gli alpini sono scesi tutti tradotta, e nella confusione gli ebrei riescono ad avvicinarsi a noi, a raccattare un mestolo di minestrone nelle loro scatole di conserva vuote.

Una giovane donna riesce a farsi capire parlando in latino. Dice che poco lontano c’è un campo di sterminio: ogni giorno vi muoiono 300 ebrei. In me è come se si spezzasse qualcosa. Voglio capire bene, voglio capire tutto. E guardo, e fotografo con gli occhi tutto quello che vedo. Comincio a guardare i tedeschi con odio. La mia ignoranza è catastrofica. Non so nulla dei campi di sterminio. Ma mi rendo conto che la guerra dei tedeschi non è la mia guerra. E questo sentimento mi spaventa, mi angoscia. Non avevo capito niente del fascismo; nulla delle razziali del 1938. E chi non capisce nel momento giusto rischia di capire quando è troppo tardi.”


Nuto Revelli“LE DUE GUERRE- Guerra fascista e guerra partigiana” Einaudi
 


24 gen 2012

Requiem For Talunkwun Island (poesia)











L'isola di Talunkwun, che nella lingua Haida significa Fosforo, appartiene alle Moresby meridionali
nel gruppo delle isole Queen Charlotte.
Durante gli ultimi anni il disboscamento indiscriminato sulle sponde dell'isola
ha provocato frane e massicce erosioni, rendendo impossibile il rimboschimento.

What do you think they will attain by their ships
that death has not already given them?
-William Carlos William


Le rocce sommerse dormivano,
simili a balene non li fermavano,
neppure i venti che spingevano a riva
le nostre canoe e mandavano
i gabbiani in cerca d'alghe a gridare all'interno.
Credevamo nuvole le loro vele
e come potevamo saperne di più.
Il cielo era scuro, nero;
la mia vecchia nonna colse frutti di rovo
e li nascose sotto il cappello.

Le navi venivano a fare commerci-
le nostre ricchezze erano ben poca cosa allora,
niente ora.
Mia madre andò a mendicare
quell'inverno. Ragazza giovane, si fece
più posata, più vecchia.

Con mani sane per lei
avrei scolpito qualcosa, la luna
stretta nel becco di un corvo,
ma dove trovare un legno adatto,
o lo spirito giusto.
Accesi un fuoco allora e rimasi
in piedi in mezzo ai tizzoni. Una nave salpò
e l'oscurità scagliò i dormienti
fuori dalla stiva.

SEntii lacrime scendere sul mio giovane viso
come pioggia sulla roccia di un monte.
Qualcosa era perduto; lo avvertii
seguendo l'orma di un cervo fino
alla costa.

Fu il viaggio di un giorno
ma mi prese tutta la vita.
Alla fine trovai un'autostrada
gente che viveva nelle case.
Gli alberi erano stati tagliati
la terra venduta per una miseria.
I vecchi nomi erano scomparsi e i
corvi, per una volta tanto, tacevano.

Presi gli occhi di un gufo
e me li cucii in testa.
Presi la forcella di un feto
e la premetti sul petto.
Volai su tra le nuvole
e imbrattai di terra il cielo.
Il cielo si lamentava, come fa
la morte, dalle radici.

Susan Musgrave






poesia tratta dal libro:
PERSISTENZA DELLA POESIA E DISTRUZIONE DEL MONDO
testi e studi di poesia anglofona postcoloniale
a cura di
Elsa Linguanti