Esteri
12/08/2012 - Storie della crisi
Il sindaco rosso guida gli
espropri nei supermercati
Tre carrelli di cibo per 37
famiglie povere di Siviglia
In Andalusia requisiti a un
duca 1.200 ettari incolti
GIAN ANTONIO ORIGHI
madrid
L’ ultima clamorosa protesta è stata un «esproprio
alimentare» in un supermercato: martedì scorso Juan Manuel Sanchéz
Gordillo, 60 anni, dal 1979 sindaco con maggioranza assoluta della
comunistissima Marinaleda, ha diretto l’assalto a un supermercato nella
limitrofa Ecija, portando via tre carrelli pieni di pasta, fagioli,
lenticchie e latte, che ha donato a 36 famiglie di squatter disoccupati
di Siviglia. Unanime la condanna del governo, dei socialisti, di lu.
Ovviamente è stato denunciato. Ma lui se la ride: «È stata un’azione
simbolica. Il prossimo obbiettivo? Le banche».
Sanchéz Gordillo, non è solo sindaco, è anche molto altro: deputato regionale andaluso, leader del Cut-Bai (Collettivo unità dei lavoratori-Blocco andaluso di sinistra) e del sindacato agricolo Sat. E da sempre fa parlare di sé, occupando terre incolte o la Moncloa, il Palazzo del governo, con l’ex premier socialista González dentro. Ma nella regione con più disoccupati d’Europa (34%), nel suo Comune non ce n’è uno grazie alle cooperative comunali ortofrutticole da lui inventate e dove tutti guadagnano lo stesso stipendio: 1128 euro al mese. «Non ho mai fatto parte del partito comunista con la falce e martello, però mi sento comunista, o comunitarista, come credo si sentissero Cristo, Gandhi, Lenin e il Che», dice questo professore di storia, figlio di un poverissimo muratore, che ha potuto andare all’Università grazie a una borsa di studio.
Entrato in Izquierda Unita (il cartello elettorale comunista) nell’86, nemico acerrimo dei socialisti («Zapatero rubava ai poveri per dare i soldi ai ricchi»), gode di una popolarità impressionante, e non solo nella sua Marinaleda (2645 abitanti): nelle regionali andaluse del marzo scorso, come capolista di Iu per Siviglia, ha ottenuto116.726 voti (il 12,18%).
Il suo motto è sempre stato: «La terra a chi la lavora». E Gordillo, che pare uscito da «Novecento» di Bertolucci anche se usa Twitter, è un leader che fa quello che dice. Nell’Andalusia agraria in mano a ricchissimi proprietari terrieri, il barbuto sindaco, dopo 12 anni di occupazioni, nel 1992 è riuscito a espropriare 1200 ettari che erano del Duca dell’Infantado.
Sempre in prima linea, venerdì scorso è stato sloggiato dalla Guardia Civil, insieme ad altri 200 militanti del Sat, da un terreno militare. «Torneremo. Abbiamo già cominciato a lavorare la terra», ha detto agli agenti delle Benemérita.
L’esproprio terriero è stato il volano della sua revolución, sempre perseguita con la non violenza. Il sindaco che tiene la foto del Che nel suo ufficio sempre aperto al pubblico e porterà la kefiah al collo «finché i palestinesi non avranno una loro patria», ha costituito la Cooperativa Hu Humar-Marinaleda, ovviamente ecologicamente corretta. Produce carciofi, peperoni, fave, olio di oliva. Il comune è proprietario di una fabbrica di conserve, un frantoio, serre, allevamenti bovini. Salario: 47 euro al giorno, 6 giorni la settimana, 35 ore settimanali. Ecco perché non ci sono disoccupati.
Ma c’è di più. A Marinaleda non è mai entrato un costruttore. Il municipio regala il terreno per costruire un villino a schiera (90 metri quadrati su due piani, più 100 metri di cortile), anticipa i soldi per i lavori ed esige che il proprietario collabori alla costruzione della sua casa o paghi un sostituto. Restituirà il debito in rate di 15,52 euro al mese.
Dulcis in fundo, non esiste la polizia locale. «Da noi non è necessaria», vanta Gordillo.
Sanchéz Gordillo, non è solo sindaco, è anche molto altro: deputato regionale andaluso, leader del Cut-Bai (Collettivo unità dei lavoratori-Blocco andaluso di sinistra) e del sindacato agricolo Sat. E da sempre fa parlare di sé, occupando terre incolte o la Moncloa, il Palazzo del governo, con l’ex premier socialista González dentro. Ma nella regione con più disoccupati d’Europa (34%), nel suo Comune non ce n’è uno grazie alle cooperative comunali ortofrutticole da lui inventate e dove tutti guadagnano lo stesso stipendio: 1128 euro al mese. «Non ho mai fatto parte del partito comunista con la falce e martello, però mi sento comunista, o comunitarista, come credo si sentissero Cristo, Gandhi, Lenin e il Che», dice questo professore di storia, figlio di un poverissimo muratore, che ha potuto andare all’Università grazie a una borsa di studio.
Entrato in Izquierda Unita (il cartello elettorale comunista) nell’86, nemico acerrimo dei socialisti («Zapatero rubava ai poveri per dare i soldi ai ricchi»), gode di una popolarità impressionante, e non solo nella sua Marinaleda (2645 abitanti): nelle regionali andaluse del marzo scorso, come capolista di Iu per Siviglia, ha ottenuto116.726 voti (il 12,18%).
Il suo motto è sempre stato: «La terra a chi la lavora». E Gordillo, che pare uscito da «Novecento» di Bertolucci anche se usa Twitter, è un leader che fa quello che dice. Nell’Andalusia agraria in mano a ricchissimi proprietari terrieri, il barbuto sindaco, dopo 12 anni di occupazioni, nel 1992 è riuscito a espropriare 1200 ettari che erano del Duca dell’Infantado.
Sempre in prima linea, venerdì scorso è stato sloggiato dalla Guardia Civil, insieme ad altri 200 militanti del Sat, da un terreno militare. «Torneremo. Abbiamo già cominciato a lavorare la terra», ha detto agli agenti delle Benemérita.
L’esproprio terriero è stato il volano della sua revolución, sempre perseguita con la non violenza. Il sindaco che tiene la foto del Che nel suo ufficio sempre aperto al pubblico e porterà la kefiah al collo «finché i palestinesi non avranno una loro patria», ha costituito la Cooperativa Hu Humar-Marinaleda, ovviamente ecologicamente corretta. Produce carciofi, peperoni, fave, olio di oliva. Il comune è proprietario di una fabbrica di conserve, un frantoio, serre, allevamenti bovini. Salario: 47 euro al giorno, 6 giorni la settimana, 35 ore settimanali. Ecco perché non ci sono disoccupati.
Ma c’è di più. A Marinaleda non è mai entrato un costruttore. Il municipio regala il terreno per costruire un villino a schiera (90 metri quadrati su due piani, più 100 metri di cortile), anticipa i soldi per i lavori ed esige che il proprietario collabori alla costruzione della sua casa o paghi un sostituto. Restituirà il debito in rate di 15,52 euro al mese.
Dulcis in fundo, non esiste la polizia locale. «Da noi non è necessaria», vanta Gordillo.
che giusto questo! cacchio, mai avrei pensato che un esproprio potrebbe avere altre funzioni -più utili- se non quella di costruire qualcosa su quel terreno. deformazione professionale, purtroppo. ma a volte davvero si costruisce per niente. lui ha usato uno strumento di potere per una causa fondamentale, il cibo!
RispondiEliminaCiao Pì!
Eliminapurtroppo in Italia usiamo un po' troppo l'esproprio e quasi sempre per motivi sbagliati, già di per se l'esproprio è un modo antidemocratico (penso nato sotto il fascismo o il..feudalesimo!?)che, appunto, in un Paese democratico non dovrebbe essere usato (caso mai la perequazione edilizia..?! mi sembra si dica così...)
Ho visto gli effetti disastrosi dell'esproprio nel mi paese, gente che lavorava i campi si è trovata privata di essi per costruire una strada intutile che ora è rimasta incompiuta, oppure per costruire orribili case, che poi restano semi-invendute, però peggiorano la qualità della vita di tutti, aumenta il caldo, l'umidità, diminuisce il valore delle case già presenti e poi..gli agricoltori andranno a lavoarare su marte se si continua così..
Se non si abbatte questo sistema mafioso che favorisce un'edilizia scriteriata le cose andranno sempre peggio.
In Italia, questa è la contraddizione,esiste un enorme patrimonio immobiliare (e anche storico/culturale) che viene lasciato decadere, quando invece con dei sani e innovativi progetti di recupero avremmo un sacco di lavoro senz aperdere la nostra storia e la nostra terra che, ancora non ce ne rendiamo conto, ma è davvero preziosa e non infinita..
ciao cara Mad...ho scoperto quest'altro tuo interessantissimo blog a sfondo più sociale....non avevo mai sentito parlare di gordillo...davvero un articolo interessante e intelligente questo...
RispondiEliminamagari anche qua in Italia avessimo qualcuno con una mentalità del genere...inizio a pensare però che la colpa oltre a chi ha comandato il paese (mettendo prostitute al posto dei ministri e pensando solo a fare festini con minorenni...ma diciamo che negli ultimi 60 anni lo schifo e la mafia nel governo non ce li ha risparmiati nessuno)sia anche degli italiani che si mobilitano per un allenatore di calcio o firmano petizioni per non mandare via dei calciatori strapagati dalla propria squadra del cuore ma a cui non interessa nulla e non fanno niente per cambiare il proprio futuro...l'unica forza è quella di combattere insieme...o non cambierà mai nulla...
gli italiani sono come i compagni di classe...vi è mai capitato in classe prima della verifica "consegniamo tutti in bianco così la verifica, così la professoressa la annulla" e poi vi ritrovate ad essere gli unici insieme ad altri due poveri malcapitati ad aver consegnato in bianco?! o.O
finchè non si cambia mentalità non cambierà nulla...!
kiss
vendy