E' proprio così, questa cosa riguarda tutti gli italiani veri, quelli che hanno a cuore il presente e il futuro del Nostro Paese: l'Italia appunto... E quindi una piccola minoranza, maltrattata e sempre più ignorata e presa in giro... Ora anche questa "novità" dalla Germania... D'altraparte oggi la Germania ho ottenuto quello che da tanto tempo cercava e senza bisogno (per ora) di sopprimere nessuno... Oggi è la Germania la vera padrona d'Europa, padrona di un continente che di padroni non avrebbe dovuto averne...e ecco, da diverse fonti, la nuova offesa che ci ha recato e che NON DOBBIAMO ACCETTARE.
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STAZZEMA. «Dovrei leggere con attenzione le motivazioni. Ma
sulla base di quanto appreso non si può non parlare di un’insulto
all’intelligenza dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime».
Claudia Buratti è l’avvocato che tutela l’amministrazione
comunale di Sant’Anna nei procedimenti sulla strage di Sant’Anna. Ed è
tra le prime persone a commentare la decisione della Procura di
Stoccarda di archiviare, sostanzialmente per insufficienza di prove,
l’inchiesta per la strage nazista di Sant'Anna di Stazzema dove persero
la vita 560 persone. Una strage per la quale, in Italia, sono stati
emessi dal tribunale militare di La Spezia, il 22 giugno del 2005, dieci
ergastoli. Sentenza confermata in Appello e in Cassazione. In Germania,
invece, non ci sarà alcun processo.
«Intanto va detto che l’esito al quale è arrivato il tribunale
tedesco - spiega l’avvocato - arriva dopo un’inchiesta durata 10 anni.
Per una sentenza di primo grado in Italia ne sono bastati tre. E va
anche ricordato che nel nostro Paese la procura italiana e tedesca hanno
lavorato insieme, perfettamente coordinate». Ma evidentemente non è
bastato. «Si dice che non ci sono sufficienti prove documentali -
continua Buratti - ma chi è quel nazista che firma la propria condanna
nero su bianco? Le autorità tedesche hanno seguito attentamente il
procedimento italiano e nell’immediatezza della sentenza nel giugno del
2005 avevano in qualche modo voluto rasserenare la comunità di Sant’Anna
dicendo che sarebbero arrivati il prima possibile alla conclusione
delle proprie indagini. Ma le cose sono andate diversamente. Ripeto:
occorre valutare con attenzione le motivazioni che al momento apprendo
solo da notizie stampa. Di certo, stando a quanto riportato fin’ora,
l’archiviazione sembra lasciare intendere che i 560 civili di Sant’Anna,
faccio una provocazione, siano morti dal sonno. Si vuole sostenere che
mettendo in atto questa azione i militari tedeschi considerassero tutti
partigiani? anche un bambina di 20 giorni come Anna Pardini? Si vuole
tornare a parlare di Sant’Anna come di una rappresaglia nonostante le
sentenze italiane dimostrino che la strage è stata un’azione
premeditata?».
«Di fronte a tutto ciò - conclude Buratti - non posso che dirmi
orgogliosa della nostra giustizia che a differenza della cassazione
tedesca è stata particolarmente efficace: in tre anni dalle indagini è
arrivata a sentenza di primo grado. E due anni dopo c’è stata quella di
Cassazione. Non resta che augurarci che le decisioni del tribunale
tedesco siano sostenute da forti e fondate motivazioni di diritto e
giurisprudenza. Perché per quello che ho letto fino ad ora questa
decisione offende l'intelligenza e la dignità di tutti noi».
(da http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2012/10/02/news/questa-archiviazione-ci-offende-tutti-1.5796709)
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Il segretario generale della Farnesina Valensise ha ricevuto il vice ministro degli Esteri tedesco
Strage di Sant'Anna Stazzema, Farnesina: sconcerto per archiviazione
"Pur
nel rispetto dell'indipendenza della magistratura tedesca", la
decisione della Procura di Stoccarda su Sant'Anna di Stazzema e' per gli
italiani "motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza". Lo
sottolinea il segretario generale della Farnesina Michele Valensise che
ha ricevuto il vice ministro degli Esteri tedesco Michael Link.
Nell'incontro, è stata evocata la decisione della Procura di Stoccarda relativa all'archiviazione dell'inchiesta sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Al riguardo, Valensise ha rilevato come, "pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura
tedesca", non sia possibile "ignorare che tale decisione è per gli italiani, non solo per i sopravvissuti e i familiari delle vittime, motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza". A essi - ha detto l'Ambasciatore Valensise - va la nostra
vicinanza e solidarietà".
Durante il colloquio, Valensise, richiamando l' "esigenza che la ricostruzione di fatti e responsabilità non si limiti alle aule giudiziarie", ha ricordato che "i Governi di Italia e
Germania hanno affidato nel 2008 ad una Commissione storica mista il compito di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di una comune cultura della memoria: la memoria e la conoscenza delle tragedie del passato sono essenziali alla salvaguardia degli ideali di libertà, democrazia e solidarietà alla base della costruzione europea".
"L'Italia - ha concluso Valensise - intende dunque continuare a lavorare con la Germania per dare esecuzione alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del 3 febbraio, soprattutto nella parte in cui essa, riferendosi alle istanze delle vittime delle stragi e degli ex-internati militari italiani, auspica il raggiungimento di una soluzione condivisa tra i due Paesi a compensazione delle vittime di quelle immani sofferenze".
Nell'incontro, è stata evocata la decisione della Procura di Stoccarda relativa all'archiviazione dell'inchiesta sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Al riguardo, Valensise ha rilevato come, "pur nel rispetto dell'indipendenza della magistratura
tedesca", non sia possibile "ignorare che tale decisione è per gli italiani, non solo per i sopravvissuti e i familiari delle vittime, motivo di profondo sconcerto e rinnovata sofferenza". A essi - ha detto l'Ambasciatore Valensise - va la nostra
vicinanza e solidarietà".
Durante il colloquio, Valensise, richiamando l' "esigenza che la ricostruzione di fatti e responsabilità non si limiti alle aule giudiziarie", ha ricordato che "i Governi di Italia e
Germania hanno affidato nel 2008 ad una Commissione storica mista il compito di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di una comune cultura della memoria: la memoria e la conoscenza delle tragedie del passato sono essenziali alla salvaguardia degli ideali di libertà, democrazia e solidarietà alla base della costruzione europea".
"L'Italia - ha concluso Valensise - intende dunque continuare a lavorare con la Germania per dare esecuzione alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del 3 febbraio, soprattutto nella parte in cui essa, riferendosi alle istanze delle vittime delle stragi e degli ex-internati militari italiani, auspica il raggiungimento di una soluzione condivisa tra i due Paesi a compensazione delle vittime di quelle immani sofferenze".
Quel mattino del 12 agosto 1944 vennero
trucidate dai nazisti tra le 457 e le 560 persone, in gran parte anziani
e donne, tra le quali 116 ragazzi e bambini, il piu' piccolo di 20
giorni. Ieri la procura di Stoccarda ha deciso, "per insufficienza di
prove", di non chiedere l'imputazione degli otto ex militari della 16ma
divisione granatieri corazzati 'Reichsfuehrer Ss' ancora in vita che si
ritiene abbiano partecipato all'eccidio. L'accusa nel complesso e'
rivolta a 17 militari, di cui molti gia' condannati in Italia.
L'Associazione dei Martiri di Sant'Anna
tuona che la decisione della procura di Stoccarda e' "assurda e
ingiusta" e ha annunciato che verra' presentato ricorso contro
l'archiviazione. Mentre il Partito democratico, per bocca del senatore
Andrea Marcucci, che ha presentato un'interrogazione urgente ai ministri
degli Esteri e della Giustizia, chiede al governo di "muoversi subito
per assicurare la riapertura dell'inchiesta sulla strage".
(da: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169966)
NON LASCIAMO MORIRE LA GIUSTIZIA...