La Lotta di Liberazione Nazionale non è finita.
Essere impegnati in un processo di demilitalizzazione proressiva non significa murarsi nel silenzio, non reagire alla situazione internazionale o anche abdicare davanti all’intransigenza del Potere francese attuale.
Dalla sua creazione il F.L.N.C. ha seguito da vicino i conflitti internazionali. Da 40 anni noi dividiamo con i popoli colonizzati del mondo la stessa speranza di legittimazione e di libertà.
Oggi, una gran parte del nostro pianeta attraversa un periodo estremamente turbolento e per quello che riguarda la Corsica noi non potremmo rimanere silenziosi.
La recrudescenza degli attentati legati all’organizzazione Stato Islamico che ha fatto quasi 500 morti in un mese in tutto il mondo, l’allargamento del loro campo d’azione geografico e la volontà di colpire sempre più duramente la Francia ci porta a una presa di posizione come còrsi e come militanti politici.
Prima di tutto per marcare la nostra profonda compassione a tutte le vittime delle città di NIzza, Baghdad, Ansbach e St. Etienne de Rouvray per la maggior parte recentemente colpiti.
Poi, la Corsica è ancora ad oggi considerata dal mondo politico internazionale come un territorio francese e la Francia è il paese occidentale più bersagliato dall’ISIS dopo gli Stati Uniti; questo significa chiaramente che il nostro paese potrebbe essere colpito un domani da una o più azioni dello Stato Islamico.
Noi abbiamo tre messaggi da divulgare:
Messaggio ai musulmani della Corsica
Nel mondo voi siete le prime e le principali vittime della barbarie del jihadismo. In Tunisia, al Bangladesh, a Istanbul, a Baghdad e non ultimo a Nizza quasi il 40% delle vittime sono dei musulmani.
Nel nostro paese voi avete, come noi, evitato l’orrore degli attentati. Ma sapere che se questo dovesse accadere, i folli di Dio non vi risparmieranno. Anzi, voi siete un obiettivo privilegiato perchè siete in quella che gli ideologi dello Stato Islamico chimano “zona grigia”.
Vale a dire che dove l’Islam convive con altre religioni. In una regione del mondo dove si trovano degli Occidentali di confessione musulmana. E la “zona grigia” è l’obiettivo proritario dell’ISIS perchè il tentativo di distruggere scavano la fossa tra l’islam e i non credenti che a loro “permetteranno” di ricostruire il Califfato, unica struttura politica legittima per loro.
La presenza dei musulmani sulla terra della Corsica è importante, che rende ancora più elevato il richio di conflitto. Se voi non siete responsabili di questo stato di cose, voi non potete più uscire dalla situazione in cui vi trovate.
Musulmani di Corsica, da mezzo secolo, voi dividete i nostri destini e nella vostra posizione nelle settimane, i mesi e ormai degli anni si trova di fronte a una sfida: per vivere serenamente sulla nostra terra lo farà, se ciò risultasse necessario, resisterà con noi per vincere i fanatici islamisti sanguinari.
Resistere con noi non significa che noi aspettiamo che voi rigettate le vostre origini o che tradite la vostra religione, esso significa prendere posizione: manifestando con noi contro l’islam radicale a uscire dalla tutela francese, e noi segnaliamo le derive che voi trovate presso i giovani disoccupati tentati dalla radicalizzazione, non visibili da dei segni religiosi ostentatori (burqa, niqab…) che segnano l’allineamento più che il riavvicinamanto culturale necessario per vivere insieme.
Ci congratuliamo per la loro azione con i responsabili del culto musulmano della Balagna e di Bastia che non hanno lasciato pregare gli estremisti sulla spiaggia di Bodri.
1-Il destino comune non è una parola vuota, oggi più che mai noi abbiamo il dovere di ricercare la capacità a rendere questo popolo, piccolo per numero, è grande nel progetto di vita comune. E se lo Stato Islamico rivendica delle azioni sul nostro suolo, noi potremo vincerlo assieme.
Messaggio agli islamisti radicali della Corsica
A voi predicatori di morte, gli imam radicali, che cercano di arruolare la gioventù verso l’abisso del fanatismo, quelli che tentano di sfruttare la miseria umana per seminare disperazione;
Nel 2014 la nostra organizzazione ha incontrato i responsabili del culto musulmano a Ajaccio. Nel corso di questa riunione ci hanno confidato di avere qualche paura su una radicalizzazione crescente ma di avere il controllo della situazione. Questo controllo , nel sud della Corsica, l’hanno perduto. Quando ci sono stati gli avvenimenti del quartiere de l’Empereur della fine del 2015 noi abbaimo immediatamente cercato di comprendere se è stato un incidente occasionale o una strategia di destabilizzazione. Il dubbio non si pone in questo caso, è stata infatti una strategia messa in pratica molti giorni, vedere molte settimane, precedentemente per testare la reazione del popolo corso.
L’aggresione ai nostri soldati di fuoco è stata orchestrata da qualche pseudo pensieri malevoli aiutati dalle piccole canaglie senza vergogna.
Questo ha permesso di comprendere la volontà dei Salafisti che hanno intenzione di mettere in pratica da noi la politica dell’ISIS, noi siamo dunque preparati.
Ma la vostra strategia del terrore per creare le condizioni del confronto su grande scala ha già fallito perchè il conflitto che tra voi e i vostri discepoli. Voi potete essere teste pensanti, dalla Siria o all’Iraq, delle persone istruite , ingegneri, fisici o informatici freddi e determinati e i vostri soldati in Corsica degli illuminati fanatici sanguinari, la nostra storia è molto tormentata perchè è noi temiamo di scomparire davanti a qualche oscurantista. La vostra filosofia medievale non ci spaventa. L’amalgama non esiste che nnello spirito delel favole e il popolo còrso è forte. Forte di secoli di lotta, di battaglia politica, forte di combattimenti terribili e delle sofferenze subite.
Forte di scelte politiche difficili che noi non abbiamo mai fatto diventare come le vostre barbarie.
2-Sapete che tutti gli attacchi contro il nostro popolo avrà dalla nostra parte una risposta determinata a sangue freddo.
Messaggio allo Stato francese
Il mondo occidentale, con la Francia in testa, cerca il raggiungimento di questo, di dare la sua buona coscienza all’oblio che è gravmente responsabile della catastrofe che noi viviamo. Ancora, dopo il 2003 e lo scandalo dell’amministrazione Bush in Iraq, dopo il 2011 e il rovesciamento di Gheddafi in Libia, poi la gestione caotica della crisi siriana, ha dovuto aspettare la ricaduta in Europa e negli Stati Uniti. Senza dimenticare l’Afghanistan e il Mali. Come immaginare che l’ingerenza nei paesi arabi e africani con il pretesto del ripristino della democrazia nel mondo non causeranno una insabilità politica internazionale?
Oggi, la Francia è in guerra. Quasi 300 morti in meno di un anno.
Il Kurdistan è in guerra, l’Iraq è in guerra, la Siria è in guerra, dal 2011 con quasi 300.000 morti e milioni di rifugiati.
Farà cessare la Francia a intervenire militarmente e voler dare lezioni di democrazia al mondo intero se vuole evitare i conflitti che semina nel mondo non ritornano come un boomerang sul suo suolo.
Gli algerini, i marocchini, i kanak, i còrsi, i baschi, i vietnamiti, i maliani… e tanti altri. Tutti noi abbiamo subito la colonizzazione francese e la sua sfilata di umiliazioni nel corso dei secoli.
Per quanto ci riguarda questo si ferma, quando la democrazia è costantemente calpestata sulla nostra terra (riavvicinamento dei prigionieri, decisioni dell’Assemblea della Corsica ignorate….) può essere facilmente immaginare che questo è l’atteggiamento della Francia nel mondo.
Se una tragedia avverrà da noi lo Stato francese avrà allora una parte di responsabilità perchè conosce i salafiti in Corsica (essi saranno nel numero di 8 e noi sappiamo con certezza che uno degli imam della Corsica è un informatore della polizia).
1-Governanti francesi, il popolo còrso non ha già troppo pagato il prezzo del vostro imperialismo. Rispettate i vostri impegni, restate al vostro posto e evitate di disprezzare il mondo che vi circonda. Forse allora riuscirete a contenere la violenza che vi assale oggi.
Noi chiediamo al nostro popolo vigilanza e calma contro le barbarie
Noi vogliamo precisare che quelli che da noi sentono delle affinità con dei partiti o delle associazioni di estrema destra, còrse o francesi, hanno sbagliato fronte.
Le F.L.N.C. non è un rifugio di frustrati di una lotta razziale o xenofoba.
Quanto ai francesi che condividono le immagini dei nostri militanti assieme a delle proposte razziste, essi non si assumono le loro angoscie con più coraggio.
Nulla di quello che difendiamo non è assimilabile alle ideologie fasciste che alimentano le anime fragili e le reti sociali in questo momento.
Questo non è, non è mai stato e non sarà mai.
Noi ci affidiamo alla forza della nostra gioventù, sulla capacità di resistere all’oscurantismo, per creare una società più giusta e le condizioni di un avvenire più nobile, più sereno e più equilibrato. Ella sarà a nostro fianco.
“Questo non è perchè siamo forti e abbiamo ragione, è perchè abbiamo ragione e siamo forti”
Comandante Marcos
A RAGIONE HE A NOSTRA FORZA
F.L.N.C.
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IL MIO COMMENTO
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Per me questo comunicato è importante ed ha un valore universale, anche se vorrei premettere che, per quanto mi riguarda, l'ISIS è una "prodotto" made in USA. E oggi più che mai il principale e comune obiettivo di tutti i popoli europei dovrebbe essere quello di uscire dalla Nato.
Ma tornando al comunicato dell'FLNC io lo trovo molto lucido e ben ragionato: si parla di salafiti e questo è importante (un po', per fare un'esempio, come dire che gli ebrei non sono tutti sionisti) per combattere il pericolo dell'intolleranza verso i musulmani sempre più diffuso (e si sa che dall'intolleranza non nasce mai nulla di buono per nessuno), e si parla chiaramente di responsabilità della Francia, soprattutto per la questione "Libia". Per me l'attacco francese verso la Libia ha portato una destabilizzazione forte, che chissà per quanto creerà problemi.
Un'altra cosa importante è nella premessa "l'abbandono della lotta armata" questo è quello che ci si aspettava dal futuro, un futuro in cui i problemi si potevano risolvere anche senza armi, in cui la parola guerra o guerrilla fossero relegate alla fiction e alla narrativa, non c'è niente di progressista in quello che stiamo vivendo globalmente; il gesto dell'FLNC è solo un granulino di sabbia, però almeno si avvicina a un concetto di progresso più condivisibile e auspicabile per tutti noi.